NEREX

prodotto alimentare
di elevata attività


 

COMPOSIZIONE

Mg.150 Bambini

PAPPA REALE PURISSIMA.............mg.150

MIELE DI ACACIA...............................g.    1

SUCCO DI MIRTILLO MONTANO.....mg.500

FRUTTOSIO........................................g.    6

ACQUA.......................................q.b.a ml.10

ACIDIFICATO CON ACIDO CITRICO

Mg.500 Adulti

 

PAPPA REALE PURISSIMA.............mg.500

MIELE DI ACACIA...............................g.    1

SUCCO DI MIRTILLO MONTANO.......g.    1

FRUTTOSIO........................................g.    6

ACQUA.......................................q.b.a ml.10

ACIDIFICATO CON ACIDO CITRICO

 

Particolarmente indicato per gli atleti
e come alimento naturale dell'infanzia

 

LA PAPPA REALE
La Pappa reale (definibile come "Gelatina reale") rappresenta il prodotto di secrezione delle ghiandole ipofaringee frontali e mandibolari delle api nutrici, le giovani api di casa dai 5 ai 15 giorni di vita, non ancora atte alla bottinatura. Il nome improprio di gelatina, è stato attribuito per l'aspetto geloide, ancorché opaco, e reale, per il preponderante uso riservato alle regine allo stato larvale: tutte le altre api infatti, ricevono la pappa reale solamente nei primi giorni di vita, così come i fuchi nelle stagioni primaverile ed estiva, e successivamente il contributo nutrizionale è rappresentato principalmente dal polline e dal miele. A questa sostanza sono attribuibili le notevoli differenze esistenti tra le api operaie e le api regine: la longevità di queste ultime (in media 5 anni di vita, contro le quattro-sette settimane delle api operaie), la loro enorme capacità di deporre le uova a ritmi sostenuti (duemila uova al giorno, al contrario delle api operaie che sono sterili), le dimensioni doppie rispetto alle restanti, e così via. La quantità di pappa reale che l'ape nutrice depone nella cella reale nell'arco di circa due settimane è calcolata intorno ai 10g. Un'arnia orfana può fornire in un anno 200-300 g di sostanza. La quota proteica è costituita soprattutto da albumine e betaglobuline. Non contiene la idrossiprolina né la taurina e gli aminoacidi essenziali sono ben rappresentati. Inoltre contiene tre acidi grassi che le sono peculiari:

l'acido 10-idrossi-2-decenoico - l'acido 10-idrossi-trans-decenoico - l'acido 9-cheto- 2 -trans-decenoico.

Tali acidi provengono dalla componente lipidica della sostanza, sono assorbiti a livello intestinale dall'entorocita, pervengono al fegato e divengono costituenti delle lipoproteine. A livello delle singole cellule la molecola di glicerolo si stacca dai tre acidi grassi in modo che questi possano essere utilizzati per fornire energia. Sono demoliti a livello endocellulare attraverso il processo di beta-ossidazione. Sotto lo stimolo di segnali ormonali (adrenalina della midollare surrenale) avviene la liberazione dell'AMP ciclico (3'-5'-AMP), messaggero secondario che a sua volta attiva la scissione idrolitica dei trigliceridi del tessuto adiposo a glicerolo e ad acidi grassi liberi. Questi ultimi sono catturati dall'albumina del siero presente, e sono trasportati in questa forma dalla corrente sanguigna verso il fegato ed il muscolo per esservi demoliti.
Prima della demolizione ossidativa gli acidi grassi liberi (o non esterificati) subiscono un complesso processo di attivazione che ha due finalita:

a. trasformare la funzione carbossilica nel più attivo derivato tioestere del coenzima A (CoA)
b. facilitare l'entrata dell'acido grasso nei mitocondri del fegato e del muscolo, dove sono localizzati gli enzimi ossidanti.

Questo processo preparatorio consta di tre stadi:

1. acido grasso + CoA + ATP --> acil-CoA
2.acil-CoA + carnitina --> acilcarnitina
3. acilcarnitina + CoA --> Acil-CoA

La reazione 1. avviene al di fuori dei mitocondri ed è caratterizzata dall'enzima tiochinasi dell'acido grasso. La reazione 2. trasferisce il residuo di acido grasso al gruppo idrossilico della molecola trasportatrice carnitina. L'estere dell'acido grasso con la carnitina è la forma di trasporto dell'acido grasso attraverso la membrana mitocondriale. Nella reazione 3., che avviene all'interno del mitocondrio, il gruppo dell'acido grasso ritorna dalla carnitina al CoA. La catena dell'acido grasso è ora attivata (dal legame tioestere "ricco di energia") e collocata a stretto contatto degli enzimi ossidanti mitocondriali. Si rigenera la carnitina, che può così rientrare nel ciclo di trasporto. li processo della Beta-ossidazione trasforma ossidativamente un acido grasso contenente 'n' atomi di carbonio in 'n/2' frammenti a due atomi di carbonio (acetil-CoA). Dalle reazioni ossidative di una mole di acido grasso, come per esempio l'acido palmitico (16 atomi di carbonio) si può ottenere una produzione netta di 130 moli di ATP, pari a circa 1040 Kcal. ll più importante degli acidi grassi contenuti nella pappa reale è sicuramente l'acido 10-idrossi-2-decenoico, poiché consente di valutare l'età e quindi l'attività della sostanza: infatti è ormai internazionalmente accettato che la freschezza della pappa reale può essere valutata per mezzo del dosaggio di questo acido grasso. Tale acido (C1OH18O3), di peso molecolare 186.25, è presente nella misura minima dell' 1.8%. Tra i componenti minori sono citati: sostanze ormonosimili, sostanze antibiotiche, enzimi e carboidrati, questi ultimi in quantità estremamente variabili, non avendo tuttavia, nessuna funzione di particolare rilievo. È stata anche quantificata in ug/g la quota vitaminica:

vitamina B1...6,6 - vit.B2...8,2 - vit.B5...89,0 - vit.B6...2,4 - vit.PP...59,0 - vit.H...1,7 - Inositolo...100 - Acido Folico...0,2

Sono state riscontrate tracce di lipovitamine A-D-E.

Di primaria importanza sembra essere la componente minerale in cui figurano fosfati e silicati di K, Fe, Ca, Cu e numerosi oligoelementi. Per quanto riguarda il contenuto lipidico, si preferisce parlare di "estratto etereo", in quanto esso comprende oltre a delle sostanze come i fenoli, che non sono lipidi, anche altre sostanze che agiscono sinergicamente, come un'unica unità funzionale. La composizione dell'estratto etereo è la seguente:

Acidi grassi...80-85% - Fenoli...4-10% - Cere...5-6% - Steroli...3-4% - Fosfolipidi...0,4-0,6%

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E CHIMICO-FISICHE:
La pappa reale può essere definita come emulsione semifluida o dispersione col- loidale, di aspetto geloide, paragonabile alla lontana di latte condensato. È un sistema eterogeneo (un emulsoide) essendo composta da acqua, protidi, glucidi e lipidi. Di colore che può variare dal bianco puro al bianco avorio al giallognolo (o biancastro a riflessi perlacei tipo yogurt) , a seconda dei pollini da cui deriva, presenta reazione acida (contenuto acido compreso tra 0.32 e 0.53 mI di NaOH e PH tra 4 e 5), dotata di sapore caratteristico aromatico, acidulo, pungente ed astringente, di odore debole ma allo stesso tempo acido e fenolico. Ha densità media di 1.1 e strutturalmente si presenta come bifasica (emulsione tipo O/A) essendo il prodotto idrodispersibile.


MIRTILLO
Definizione:Il nome antociani e quelli più usati di antocianine o di antocianosidi, indica un gruppo di coloranti naturali largamente diffusi nei vegetali. Nel gruppo delle antocianine rientrano molti coloranti dei petali dei fiori o dei frutti, come uva, lampone e mirtillo. Dalla sostanza colorante della bacche del mirtillo, denominata nel 1915 "mirtillina" da Willstaetter e Zollinger, Reynolds e Robinson separarono nel 1934 due glucosidi antocianidi che definirono Mirtillina A e Mirtillina B.

COMPOSIZIONE:
La composizione media della bacca di mirtillo
può essere così indicata:
Tannino....5-12% - Pectine....8% - Zuccheri....20%
e in minore quantità altri componenti

Acidi organici (citrico, malico, chinico, ossalico, succinico, ascorbico) - Sostanze coloranti (caroteni, antociani) - Acido Oleanoico - Acido Ursolico - Beta amirina - Idrochinone - Acidi resinosi - Acidi Grassi - Mirtillo (fitosterolo).

Le antocianine sono glucosidi che derivano dalla coniugazione di monosaccaridi (glucosio, galattosio, ramnosio etc.), di disaccaridi e talvolta di oligosaccaridi, con agluconi cui viene dato il termine di Antocianidine. Queste sono strutturalmente correlate con coloranti vegetali del gruppo dei flavonoidi. Per alcuni Autori tra i flavonoidi si possono comprendere solamente le sostanze naturali derivanti direttamente dal benzo-Y-pirone (flavoni, flavanoni, flavanoloni e loro glucosidi). Per altri invece, tra i flavonoidi si comprendono tutti quei composti nei quali compare il gruppo molecolare C6-C3-C6. Le antocianidine non sono derivanti del Y-pirone. Il chetogruppo in posizione C4 è invece idrogenato.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E CHIMICO-FISICHE:
Il colore delle antocianidine è delle antocianine dipende dal pH del mezzo. Ad esempio la cianina, che è il colorante del fiordaliso è chimicamente identico al colorante rosso della rosa, in cui assume un tono diverso a causa del diverso pH. Un altro fattore che nei vegetali provoca notevoli variazioni di colore delle antocianine è la formazione di sali assai stabili con i cationi dei metalli pesanti: questa si verifica in particolare quando l'antocianina presenta ossidrili fenolici liberi in posizione 3' e 4': La base che gli alcoli liberano dai sali delle antocianine e delle antocianidine è instabile e, a secondo del pH del mezzo, subisce diverse trasformazioni. Tutte le antocianidine naturali presentano più ossidrili-fenolici, tre dei quali occupano sempre le posizioni 5,7 e 4 e, in alcuni casi, un altro ossidrile in posizione 3. Alcune contengono anche gruppi metossilici, mentre le posizioni 6, 8, 2' e 6' non portano mai sostituenti.

Le antocianidine peculiari della bacca di mirtillo sono:
Cianidina 3,5,7,3',4'-pantaidrossiflavilio
Delfinidina 3,5,7,3',4',5"-esaidrossiflavilio
Pelargonidina 3,5,7,4'-tetraidrossiflavilio
Malvidina 3,5,7,4'-tetraidrossi-3',5'-dimetossiflavilio
Peonidina 3,5,7,4'-tetraidrossi-3'-metossiflavilio
Irsutidina 3,5,4'-triidrossi-3',5',7'-trimetossiflavilio
Petunidina 3,5,7,4',5'-pentaidrossi-3'-metossiflavilio
Apigenidina 5,7,4'-triidrossiflavilio

Sono più significativamente definibili come sali di flavilio o meglio come sali di ossonio che contengono il catione flavilio o 2-fenil-5,6-benzopirilio. Tale catione è in realtà un ibrido di risonanza tra forme mesomere. La carica positiva non è fissata e viene assegnata al C2 o al C4 come forme mesomeriche limite, gli elettoni pi-greco oscillano cioè tra C2 e C4. A tale mesomeria si devono attribuire le marcate proprietà di colorazione degli antociani. Nelle antocianine il monosaccaride o il disaccaride sono per lo più legati attraverso il legame glucosidico all'ossidrile in 3; in alcune un secondo residuo di zucchero compare legato all' ossidrile in 5. Mentre alcuni vegetali contengono una sola antocianina, altri contengono miscele di differenti antocianine. L'idrolisi delle antocianine ed antocianidine e zuccheri viene in genere effettuata con HCl al 10% ed all'ebolizzione. Anche alcuni enzimi (antocianasi) sono capaci di idrolizzare le antocianine.


MIELE



La percentuale media di umidità del miele è circa del 18%.
Di particolare importanza è il rapporto tra il glucosio ed il fruttosio, che varia al mutare del tipo di fiori bottinati, così come l'aroma ed il gusto. A parte il valore energetico determinato dalla componente glucidica, il miele contiene altri componenti minori che tendono ad aumentare i suoi pregi alimentari, dietetici e terapeutici:

a. Disaccaridi, oligosaccaridi e polisaccaridi: oltre al glucosio, al fruttosio, al saccarosio ed alle destrine, sono state riscontrate nel miele tracce di maltosio, maltulosio, furanosio, nigerosio, melicitosio, erbosio e raffinosio. Alcuni di questi componenti glucidici, non sono presenti nel nettare d'origine, ma si formano, tramite alcuni processi enzimatici, durante la fase di maturazione. In questa trasformazione da nettare a miele, tra l'altro, vi è una notevole evaporazione della percentuale dell'acqua, che consente l'ottenimento di un prodotto a lunga conservazione. Con basse percentuali d'acqua, infatti, è impossibile che abbia inizio il processo fermentativo di vinificazione e successivamente acescenza cui vanno incontro le soluzioni zuccherine.
L'invecchiamento del miele è strettamente connesso alla diminuzione dei componenti monosaccaridi, con l'aumento di quelli polisaccaridi, in particolare con la presenza di idrossimetilfurfurolo (HMF), derivante dalla degradazione del fruttosio. L 'HMF non è per nulla tossico, ma è senza dubbio un ottimo marker per stabilire l'età del miele e l'entità dei trattamenti termici a cui è stato sottoposto. Un alto valore di HMF è sintomo di una degradazione complessiva delle componenti enzimatiche e vitaminiche: tale valore non deve superare i 40 mg/Kg.

b. Acidi e sostanze aromatiche: oltre all'acido cloridrico e fosforico, è stata segnalata la presenza di numerosi acidi organici (formico, acetico, butirrico, citrico, succinico, malico, lattico) ed aldeide butirrica, formaldeide, acetaldeide, diacetile, oltre ad alcune tracce degli oli essenziali peculiari dei fiori bottinati.

c. Sostanze azotate: si è riscontrata la presenza di tutti gli aminoacidi essenziali e di alcune proteine (albumine, prolamine, istoni, globuline).

d. Vitamine: sono presenti diverse vitamine del gruppo B: B1, B2, B5 (acido pantotenico), B6, biotina, vit.C, E e K.

e. Sali minerali: sono presenti Na, K, Ca, Mg come cloruri, fosfati, solfati e come oligoelementi Fe, Mn, Cu, Cr, Ni, Li e Zn.

f. Enzimi: rappresentano una delle componenti più preziose della sostanza: provengono dalle ghiandole salivari delle api, vi sono quelli deputati alla scissione dell'amido (diastasi), alla scissione del saccarosio in glucosio e fruttosio (invertasi), aIl'ossidazione del glucosio ad acido gluconico con relativa formazione di acqua ossigenata (glucosioossidasi). Questi ed altri enzimi tendono ad inattivarsi sotto l'azione termica e temporale.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E CHIMICO-FISICHE:
Il peso specifico del miele è compreso tra 1.41 e 1.44, ed è solubile in H2O ed alcool etilico; ha reazione acida (0.5 mI di NaOH N/l titolano 10g di miele), ed occorre garantire che tale acidità non superi i 40 mcq/kg, al fine di assicurarne la conservazione.
Si presenta come liquido viscoso, più o meno limpido, sciropposo e di colore variabile tra il giallo pallido ed il giallo ambrato. Ha odore caratteristico aromatico e sapore gradevolmente dolce.


INDICAZIONI DEL PRODOTTO
Il Nerex(R) è un preparato alimentare di elevata attività, che associa le caratteristiche del miele, della pappa reale e del succo di mirtillo montano. Le proprietà generali e l'azione sinergica di questi tre componenti si possono così riassumere:

-sono ben tollerati
-favoriscono il consumo di ossigeno -migliorano il metabolismo
-aumentano la resistenza fisica alla fatica
-stimolano beneficamente la psiche e ne diminuiscono l'emotività
-accelerano la Beta-ossidazione degli acidi grassi

La benefica influenza del miele, della pappa reale e del succo di mirtillo montano è stata dimostrata in pediatria, in geriatria ed in varie patologie della nutrizione (magrezze, anoressie, diabete), in alcune affezioni cardiovascolari, emopatie, nel trattamento aspecifico delle malattie infettive, nel disturbi del sonno, in varie sindromi neuropsichiche, nelle fratture e nella cicatrizzazione di ferite, in numerose affezioni dermatologiche, nelle artriti reumatiche e nel trattamento dell'ulcera gastroduodenale. La sinergia di questi componenti naturali esplica altresì una importante azione di regolazione dell'azotemia e della proteinemia, con un sensibile miglioramento del bilancio glicemico correlato ad un incremento delle emazie.

il glucosio ed il fruttosio contenuti nel miele, favoriscono a livello tessutale la biosintesi dei glicosaminoglicani, specie acido ialuronico, di glicoproteine, tipo la fibronectina. Infatti la cute utilizza queste due macromolecole come catalizzatori dei processi cicatriziali. L'uso del miele in dermatologia è consigliato in tutte quelle patologie che richiedono un'azione lenitiva, antirritativa e riepitelizzante. La sua azione tende a stimolare il metabolismo cellulare epidermico, a normalizzare la secrezione sebacea, a prevenire la senescenza cutanea, a migliorare l'idratazione e l'elasticità della cute. Utile il suo impiego nelle cheratosi, nelle seborree e nel lupo eritematoso. Le proprietà farmacologiche e terapeutiche dell'unione di questi tre elementi, sono state affermate nel riconoscere all'estratto di succo di mirtillo montano, un 'attività vitaminica P simile, che non solo ha dimostrato un largo impiego del prodotto in oftalmologia, ma anche contro la fragilità e permeabilità vasale, specie di quella periferica, mediante l'azione antiedemigena e capillaro-protettiva degli anticianosidi. L'applicazione del succo di mirtillo montano in oftalmologia, è volta al miglioramento della sensibilità retinica e del campo visivo in generale.
Poiché tale componente favorisce l'aumento della resistenza dei capillari e contemporaneamente incrementa la diminuzione della permeabilità, ne consegue che un suo ulteriore impiego clinico è quello del trattamento dei disturbi circolatori quali le vene varicose ed in genere i casi di fragilità capillare.
Viene utilizzato anche come medicamento depurativo intestinale con proprietà antisettiche, antidiarroiche, antiemorragiche ed antiemorridorie. Per l'affinità di un suo componente, la mirtillina, con l'insulina, può essere consigliato nei casi di diabete, per favorire il metabolismo dei carboidrati.